Chiusura positiva di Wall Street nonostante Trump abbia annunciato che oggi presenterà una lista di tariffe sostanziali su 50 miliardi di importazioni dalla Cina: l’indice SP500 guadagna lo 0,25% chiudendo a 2782,49 punti (grafico a destra). Salgono i soliti titoli internet con Amazon che tocca un nuovo massimo storico a 1723 dollari (grafico in basso).
Molto più ampi i guadagni dei mercati europei con il Dax che sale dell’1,6% sulla notizia che l’acquisto di titoli d parte della BCE non sarà terminato a fine settembre, ma a fine dicembre, anche se sarà ridotto a 15 miliardi di euro al mese nel corso dell’ultimo trimestre dell’anno. Draghi ha però dichiarato che probabilmente i tassi non verranno alzati rima di metà giugno e questo ha scatenato le vendite sull’euro: evidentemente gli investitori si attendevano la fine degli acquisti a settembre e un rialzo dei tassi all’inizio del prossimo anno, anche in pratica la differenza non è poi così significativa.
Scendono anche i rendimenti obbligazionari europei: il Bund apre questa mattina allo 0,4% e anche il Treasury decennale scende leggermente al 2,93%, mentre il petrolio sale sui massimi degli ultimi giorni avvicinandosi ai 67 dollari al barile grazie alle diminuzioni delle scorte americane.
Sorprende la discesa dei rendimenti americani dopo i dati sulle vendite al dettaglio di maggio molto più forti del previsto e il tono del comunicato della Fed di mercoledì, ma evidentemente la decisione della BCE di rimandare la stretta monetaria è più importante per gli investitori.
Scendono invece i mercati asiatici e soprattutto Shanghai, che perde lo 0,7%, essendo il mercato maggiormente toccato dalle iniziative protezionistiche dell’amministrazione Trump.
Per la giornata odierna l’attenzione è puntata sul dato finale dell’inflazione dell’area euro di maggio e soprattutto sui dati USA del pomeriggio, dalla produzione industriale all’indice della fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan.