14/06/2018

E' il giorno della Banca Centrale Europea

La banca centrale americana ha alzato i tassi a breve di un quarto di punto al range 1,75%-2,0% come previsto e ha confermato che probabilmente alzerà ancora due volte i tassi dello stesso ammontare prima della fine dell’anno.  Le proiezioni  per l’anno prossimo prevedono poi altri tre rialzi dei tassi.

Si tratta di una posizione leggermente più restrittiva del previsto, ma non in misura significativa e infatti la reazione del mercato obbligazionario è stata nulla: il rendimento del decennale a 2,95% è infatti in linea con i valori di ieri.  Il dollaro ha reagito positivamente all’annuncio spingendo l’euro a 1,1730, ma la reazione è rientrata velocemente e questa mattina troviamo l’euro nuovamente sopra quota 1,1800 sostenuto dall’aspettativa che l BCE alla riunione odierna annuncerà la fine del programma di acquisti di titoli  obbligazionari.  Gli analisti sono divisi tra la conclusione del programma a fine settembre e la  prosecuzione per un altro trimestre con una riduzione degli acquisti dai 30 miliardi attuali.

La differenza è abbastanza significativa perché sposterebbe nel tempo una decisione di alzare i tassi a breve, al momento negativi, al momento attesa intorno al giungo 2019.

Tecnicamente l’euro appare ben impostato nel breve e il superamento dell’area di massimo dello ultime settimana 1,1840 sarebbe un segnale positivo.

Il mercato azionario americano ha chiuso la giornata in ribasso dello 0,4% con l’indice Sp500 a 2775 punti (grafico a destra) nonostante la chiusura sopra i 1700 dollari di Amazon: l’indice è stato indebolito dal -6% AT&T e dal -0,8% della Apple.

Scendono anche i mercati asiatici, con perdite intorno al punto percentuale per Tokyo e Hong Kong e dello 0,2% per Shanghai nonostante il dato debole delle vendite al dettaglio cinesi,  anche l’apertura dei mercati europei è all’insegna del ribasso.

A parte la riunione della BCE oggi abbiamo le vendite al dettaglio americane di maggio: dovrebbero mostrare un aumento dello 0,4% sul mese precedente e dello 0,5% escludendo il settore auto.

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