Wall Street ha chiuso con un guadagno di un punto percentuale e l’indice SP500 ha superato un’area di resistenza importante chiudendo a 2706 (grafico a destra) grazie al rialzo del 9% di Netflix sull’ottima trimestrale: in rialzo tutti i titoli tecnologici, con Amazon che guadagna oltre il 4% tornando sopra quota 1500 dollari.
Sale anche il petrolio WTI dopo la veloce correzione di ieri e questa mattina lo troviamo nuovamente sopra ai 67 dollari al barile grazie al dato di ieri sera sulla diminuzione delle scorte americane di greggio annunciato dall’American Petroleum Institute: oggi pomeriggio avremo il dato ufficiale dell’Energy Information Adiministration che a sua volta dovrebbe registrare una contrazione delle scorte.
Continuano a salire i rendimenti dei Treasurys a breve e quello del titolo a due anni ha toccato un nuovo massimo pluriennale a 2,4% (grafico in basso), ma senza un grande impatto sul rendimento del decennale, fermo sui livelli di ieri a 2,84%.
In rialzo i mercati asiatici con Tokyo che guadagna l’1,2% mentre i mercati cinesi appaiono più cauti nonostante la riduzione della riserva obbligatoria decisa dalle autorità cinesi. Evidentemente prevalgono i timori della guerra commerciale con gli Stati Uniti.
Nonostante il rialzo dei rendimenti americani il dollaro rimane sulla difensiva: ieri ha guadagnato un po’ terreno sull’euro, ma solo perché è uscito un dato inferiore attese dal survey tedesco della ZEW. I dati macro europei stanno mostrando un rallentamento della crescita e il rialzo dell’euro da inizio anno appare ora un po’ esagerato.
Oggi non avremo dati macro significativi se non l’inflazione britannica di marzo, e i mercati azionari possono estendere il rialzo degli ultimi giorni senza ostacoli tecnici di breve.
