17/04/2018

Positiva la trimestrale di Netflix

Chiusura positiva di Wall Street nella giornata di ieri, con l’indice SP500 che ha chiuso a 2677,84 con un rialzo dello 0,81%: l’attacco alla Siria sembra dimenticato e l’attenzione è ora puntata sulle trimestrali.

Ieri è stata la volta di Netflix, che ha sueprato le previsioni degli analisti con un utile nettto a 290 milioni di dollari: l’utile dell’intero 2017 è stato di 559 milioni ed è quindi probabile che quello del 2018 sia almeno doppio.  In aumento di 7,4 milioni il numero dei sottoscrittori e del 43% le entrate da streaming.  Il titolo ha guadagnato il 6% dopo la chiusura e capitalizza quindi 140 miliardi di dollari, più o meno 100 volte gli utili attesi per quest’anno, un’affare rispetto alle 300 volte gli utili di Amazon.

I risultati della Netflix spingono al rialzo i futures americani che segnalano un'apertura in rialzo di mezzo punto.  

Constrasti invece i mercati asiatici, on Tokyo praticamente invariata, mentre il rendimento del decennale americano è fermo al 2,84%.

L’indice SP500 ha superato il massimo delle ultime settimane e ha spazio per estendere il recupero sino al 50% di retracement della discesa di febbraio situato a 2703 (grafico a destra).

I dati macro americani di ieri sono stati positivi per il mercato azionario avendo mostrato un solido rimbalzo delle vendite al dettaglio in marzo dopo due mesi di debolezza: nel corso del primo trimestre sono aumentate del 4,8% rispetto allo stesso periodo del 2017 e mconfermano l’ottimo stato di salute dell’economia americana.  Nonostante lo scenario macro favorevole continua a perdere terreno il dollaro e questa mattina troviamo l’euro sopra quota 1,240: è probabile che vada a far segnare un massimo di medio termine intorno a quota 1,250, ma oltre questo livello il terreno diventa pericoloso essendo i dati europei al contrario in indebolimento e lo spread dei tassi a favore del dollaro sempre più ampio.

Oggi avremo il risultato del survey della congiuntura tedesca della ZEW e le previsioni sono per una flessione rispetto a marzo.  Nel pomeriggio avremo poi una serie di dati americani di secondaria importanza, dai nuovi cantineri abitativi alla produzione industriale di marzo.

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