13/04/2018

Indici azionari rimangono sotto importanti resistenze

Chiusura positiva di Wall Street nonostante la situazione in Siria non  sia affatto risolta: l’indice SP500 guadagna lo 0,83% finendo a 264 punti (grafico a destra).  Trump ha affermato che l’attacco alla Siria non è imminente, e questo ha sostenuto le asset class più rischiose.  L’indice rimane in un trend di breve rialzista, ma è sotto un’area di notevole resistenza e il rischio maggiore rimane orientato al ribasso.

Contrastati i mercati asiatici, con Tokyo che guadagna mezzo punto e i mercati cinesi in leggero ribasso.  La notizia del giorno è il deficit commerciale registrato dalla Cina in marzo (4,9 miliardi di dollari) a causa della flessione delle esportazioni, ma allo stesso tempo il surplus commerciale con gli Stati Uniti è salito a 58,25 miliardi di dollari nel corso del primo trimestre dell’anno.

Poco mosso il mercato obbligazionario con il rendimento del decennale americano che sale di un paio di ticks al 2,83% e senza spunti particolari il mercato dei cambi, che vede il dollaro rafforzarsi leggermente contro lo yen a 107,50 grazie alla risalita dei rendimenti, e contro l’euro, che ieri ha perso terreno dopo il dato negativo della produzione industriale dell’area euro in febbraio che ha mostrato una flessione dello 0,9% dopo il -0,6% di gennaio.

Sul fronte macro oggi abbiamo il dato sull’inflazione tedesca di marzo, poco significativo, e soprattutto quello della fiducia dei consumatori americani calcolato dall’Università del Michigan, più rilevante per i mercati, ma l’attenzione è da oggi puntata sulle trimestrali.

Con oggi inizia la stagione delle trimestrali americane ed è particolarmente importante per il mercato sconta un aumento intorno al 20% degli utili dell’indice SP500 rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso.  Oggi avremo le trimestrali dei colossi bancari.

Tecnicamente il rischio per i mercati è sbilanciato al ribasso ed è da notare come anche i mercati europei non siano riescano a recuperare quanto perso dai massimi: il Dax appare il mercato più debole (grafico in basso), mentre quello italiano è quello che si sta avvicinando maggiormente al massimo di febbraio.

 

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