20/10/2017

Si riaccendono le aspettative per la riforma fiscale USA

Il mercato azionario americano non solo ha chiuso praticamente invariato recuperando le perdite di oltre mezzo punto subite in apertura, ma dopo la chiusura il future sull’SP500 ha guadagnato mezzo punto salendo sino a  quota 2559,5 (grafico in alto a destra) sulla notizia che il Senato americano ha approvato il budget per l’anno fiscale 2118, che è appena iniziato , cosa che fa ben sperare nella possibilità che venga approvata la riforma fiscale entro la fine dell’anno.

La notizia ha spinto al rialzo il dollaro, che era finito ieri sui minimi della giornata, e i rendimenti dei Treasurys, con il decennale che apre questa mattina al 2,36%, avvicinandosi all’importante barriera situata a 2,42%.  Il tono del mercato azionario è sostenuto anche dalle aspettative di buone trimestrali, anche se sinora sono state abbastanza contrastate, e la discesa del 2% della Apple non sembra aver alcun impatto.  Il titolo ha perso ieri sui timori di vendite inferiori alle attese dei nuovi iPhone dopo che è trapelata la notizia che sono stati ridotti gli ordini ai produttori di componenti a Taiwan.

Positivi comunque i dati macro americani, con le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione inferiori alle attese e con l’indice congiunturale della Fed di Philadelphia in rialzo oltre le attese.

In rialzo anche i mercati asiatici, con Hong Kong che guadagna oltre un punto percentuale, anche se Tokyo chiude appena sopra la parità in attesa delle elezioni di domenica.

L’attenzione dei mercati è oggi puntata sul discorso di questa sera di Janet Yellen, e ci si attende che venga sottolineata nuovamente la necessità di alzare i tassi prima di raggiungere l’obiettivo del 2%, ma in questa fase gli investitori sono più attenti alle dichiarazioni della Casa Bianca circa il possibile sostituto alla Federal Reserve alla scadenza del mandato della Yellen a febbraio, e le previsioni sono al momento accentrate su John Taylor dell’Università di Stanford.

Nel pomeriggio avremo dei dati macro di secondaria importanza, le vendite di case negli Stati Uniti e l’inflazione canadese di settembre.

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