Wall Street ha chiuso in netto rialzo con l’indice SP500 che ha guadagnato lo 0,58% grazie ai titoli finanziari e tecnologici. Anche i mercati asiatici hanno chiuso in rialzo con l’unica eccezione di Shanghai, cauta sui timori che la nuova amministrazione americana scateni una guerra commerciale con la Cina.
Stabile il rendimento del decennale americano a 2,39% e il petrolio a 51,50 dollari al barile il livello massimo dell’anno.
I dati macro americani di ieri sono stati migliori del previsto, con l’indice dei responsabili degli acquisti ISM del settore dei servizi che è salito in novembre da 54,8 a 57,2 confermando la serie di dati delle ultime tre settimane costantemente migliori del previsto. Un rialzo dei tassi il 14 dicembre è ormai scontato, sia i rendimenti a lungo termine e che il dollaro hanno smesso di salire, segno che è iniziata una fase di assestamento e che con l’avvicinarsi della fine dell’anno i movimenti saranno sempre più ridotti.
Oggi avremo una serie di survey europei della Markit sul settore retail, e nel pomeriggio gli ordinativi all’industria e di beni di consumo durevoli americani per il mese di ottobre. Nonostante l’ampio rimbalzo di ieri l’indice SP500 sta construendo una configurazione di massimo (grafico in alto a destra) e ci attendiamo una fase laterale senza trend da qui a fine anno, con un rischio maggiore di una correzione più ampia nel caso prevalgano le prese di beneficio. I mercati europei non mostrano un trend direzionale e proseguono nella loro fase laterale che dura ormai da mesi.