27/10/2016

Oddo Active Equities

CARATTERISTICHE

Il fondo Oddo Active Equities investe in titoli azionari dell'area euro seguendo il benchmark standard di categoria, l’indice MSCI Emu NTR, ma si focalizza sui titoli Growth e come l'altro fondo Oddo della categoria (Oddo Generation) è contraddistinto da uno stile di gestione molto attivo, con scostamenti significativi dall'indice di riferimento, sia nella allocazione geografica che in quella settoriale. 
Come molti altri fondi francesi il peso del mercato domestico è regolarmente superiore rispetto al benchmark, di regola intorno al 40% del totale, dieci punti in più rispetto all'indice, a scapito soprattutto del mercato tedesco e attualmente anche di quello spagnolo.
Il portafoglio è diversificato in circa 60 titoli e tende a sottopesare i finanziari come del resto tutti i fondi con un approccio Growth.  Un’altra importante caratteristica del fondo è la tendenza a sovrapesare sensibilmente i titoli a media capitalizzazione (compresa tra 1 e 10 miliardi di euro) sottopesando invece notevolmente i maggiori titoli dei listini europei.

Ad esempio quest’anno tra i principali titoli del benchmark sono stati considerati sono la tedesca Sap a la belga Anheuser-Busch, mentre sono mancati dal portafoglio giganti tipo Bayer, Daimler e Allianz.  Attualmente troviamo tra le prime posizioni del fondo titoli come la spagnola Tecnicas Reudinas (engineering) che raramente sono presenti nei portafogli dei fondi di questa categoria.

I RISULTATI

I risultati degli ultimi tre anni sono tra i primi cinque della categoria, anche se pesati per il livello di rischio sostenuto dal fondo.  Particolarmente positiva la performance dell’anno scorso, spiegabili sia con il sovrappeso dei titoli a bassa capitalizzazione, che hanno fatto meglio di quelli maggiori, sia con l’assenza di titoli energetici.  L’asssenza di questo settore e delle materie prime invece spiega la performance leggermente sotto il benchmark di quest’anno.

CLASSI E COSTI

In Italia è distribuita una sola classe retail, la CR, che prevede una commissione di performance del 20% sull’extrarendimento rispetto al benchmark solo in caso di rendimenti positivi.  Il costo di gestione totale è stato del 2,23% nell’ultimo esercizio, superiore alla media della categoria.

L’OPINIONE

Il fondo ha un ottimo track record di risultati stabili e superiori a quelli dell’indice di riferimento, ma non è un fondo adatto all’investitore che vuole rendimenti vicini a quelli del benchmark di categoria, essendo più focalizzato sui titoli a media capitalizzazione: tende a fare meglio nelle fasi rialziste e peggio in quelle ribassiste e infatti nei primi due mesi di quest’anno il fondo ha perso il 3% rispetto al benchmark.  Un aspetto negativo del prodotto è il costo di gestione superiore alla media. 

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