Abbiamo scherzato: a pochi giorni dalla sceneggiata delle tabelle dei dazi Trump ha annunciato che saranno sospesi per 90 giorni, ma allo stesso tempo ha alzato quelli contro le importazioni cinesi al 125%: sorprende la reazione esageratamente positiva di Wall Street che è salita del 10% nonostante ogni giorno escano decisioni contrastanti in materia, ma evidentemente le posizioni ribassiste erano notevoli: l'indice SP500 alla fine ha chiuso a +9,35% (grafico in basso) e il Nasdaq a +12%.
Sono esplosi al rialzo tutti i principali titoli tecnologici con Tesla il migliore a+22,60% seguito da NVIDIA a +18,59 e Apple a +15,33% nonostante la notizia dell'aumento dei dazi contro la Cina. Meta ha guadagnato il 14,55% e Amazon l'11,98%. In ampio recupero anche i bancari e i petroliferi.
Sono parzialmente rientrate le vendite sui Treasurys, che non sapremo mai se sono dipese da chiusure di carry trades di hedge funds (arbitraggi tra cash e futures) o da vendite di investitori esteri disgustati dalle politiche erratiche della nuova amministrazione o da necessità di coprire margini su altre posizioni. In ogni caso il Tbond ha chiuso a 115,50 perdendo mezzo punto e dopo aver visto in Asia prezzi intorno a quota 112. Il rendimento del Treasury decennale è finito a 4,33%.
I mercati azionari asiatici seguono in rally di Walll Street con Tokyo in rialzo del 9,00% e Hong Kong del 2,33%,mentre gli indici europei aprono in rialzo del 7% circa.
Leggermente positivi anche i mercati obbligazionari con il rendimento del Bund a 2,68% e quello del BTP decennale al 3,86%. Sul mercato dei cambi l'Euro apre a 1,0985 e il dollaro/Yen risale a 146,80.
L'oro apre a 3132 dollari l'oncia e l'argento risale a 31,10.
Dal fronte macro oggi si attende il dato dell'inflazione USA di marzo, prevista a +0,30% mensile e 2,5% tendenziale e il dato settimanale delle richieste di sussidi di disoccupazione. E' poi prevista l'asta di Treasurys a 10 anni.
