I dati macro americani di ieri sono stati migliori del previsto con la produzione industriale in aumento dello 0,70% e i nuovi cantieri abitativi a +11,2%, ma Wall Street ha chiuso in ribasso con l'indice SP500 (grafico in basso) che ha perso l'1,07%. Deboli tutti i principali titoli tecnologici: Tesla ha perso il 5,34%, Meta il 3,73% e Google il 2,2%. NVIDIA il 3,43% e Amazon l'1,49%.
Positivi invece i mercati europei con il Dax sui massimi storici, mentre i mercati asiatici oggi hanno chiuso poco mossi con Tokyo in ribasso dello 0,20% e Hong Kong in rialzo dello 0,14%. Lo Stoxx europeo apre a -0,30%.
I mercati obbligazionari europei aprono in rialzo, con il rendimento del Bund al 2,77% e quello del BTP al 3,83%, mentre il Treasury decennale tratta a 4,28% dal 4,32% di ieri. Sul mercato dei cambi l'Euro apre a 1,0905 mentre il dollaro/Yen scende a 149,50.
L'oro fa segnare un nuovo massimo storico a 3041 dollari l'oncia mentre l'argento scende a 34,50 dollari. Il petrolio WTI di maggio corregge vistosamente a 66,60 dollari il barile sulla notizia che la Russia non attaccherà le infrastrutture energetiche ucraine per 30 giorni, dopo che ieri aveva aperto sopra ai 68 dollari.
L'attenzione dei mercati è oggi puntata sulla riunione della Federal Reserve, che non dovrebbe portare cambiamenti ai tassi a breve nonostante i segnali di rallentamento della congiuntura e dell'inflazione. Non sono attesi da macro significativi se non la stima finale dell'inflazione nell'area Euro per il mese di febbraio.
