Il rialzo di Wall Street di venerdì è stato seguito ieri da una ridiscesa che viene giustificata dagli analisti come reazione al rialzo dei rendimenti obbligazionari, anche se questo era già iniziato a metà settembre nel giorno del taglio dei tassi da parte della Federal Reserve.
L’indice SP500 ha perso ieri lo 0,96%, finendo a 5695 punti (grafico in basso) con solo NVIDIA in territorio positivo (del 2,24%) tra i principali titoli. Tesla è stato il peggiore a +3,70% seguito da Amazon a –3,06% e Google a 2,44%.
I mercati asiatici hanno seguito da correzione di Wall Street con Tokyo che ha perso l’1,26%, Seul lo 0,61% e Hong Kong addirittura l'8,5%, I mercati cinesi domestici hanno riaperto dopo una settimana di festività con ampi rialzi: Shanghai ha guadagnato il 5,19%. Gli indici europei aprono la giornata in ribasso dello 0,9% circa mentre i futures sugli indici americani sono leggermente positivi.
I mercati obbligazionari aprono questa mattina in leggero recupero dopo le ampie perdite degli ultimi giorni: il rendimento del Bund apre invariato al 2,24%, quello del BTP sale a 3,57% mentre il rendimento del Treasurys decennale scende leggermente a 4,0%.
L’oro di dicembre tratta questa mattina a 2657 dollari l’oncia, mentre l’argento scende a 31,40 dollari. Il petrolio WTI corregge dopo il rally di ieri e apre questa mattina a 75,70 dollari al barile.
Sul mercato dei cambi l’Euro recupera leggermente a quota a 1,0980 mentre il dollaro/Yen apre a 147,70.
Dal fronte macro oggi non si attendono dati significativi, ma sono previsti vari interventi di membri della Federal Reserve. Inizia poi la stagione delle trimestrali e oggi avremo quella della Pepsi e venerdì quella di Wells Fargo e JP Morgan.
